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L’ALTRA METร DEL MANIFESTO. Le artiste della Collezione Salce | INCONTRO
Marzo 8 @ 16:00 - 19:00

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Museo nazionale Collezione Salce
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Ingresso libero
Posti limitati. Prenotazione obbligatoria: drm-ven.collezionesalce@cultura.gov.it
Nel corso dell’incontro – attraverso la proiezione di una gallery di immagini – verrร illustrato il progetto #Donnetuttolanno, nato come rubrica sui social del Museo, poi sfociato in una ricerca piรน ampia.
Obiettivo? Valorizzare le artiste della Collezione Salce: donne che hanno operato nel campo del cartellonismo, del graphic design e dell’illustrazione, ancora poco o per niente conosciute rispetto ai colleghi.
Sono emerse 65 artiste (grafiche, pittrici, illustratrici, architette, progettiste, ecc.) e oltre 190 opere (manifesti e locandine), frutto del loro talento e della loro creativitร .
Per citarne alcune di ambito italiano, il piรน rappresentato allโinterno della raccolta: Emma Bonazzi detta Tigiรน (Bologna 1881-1959), pittrice e illustratrice, dal 1925 e per quindici anni consulente artistica della Perugina; Paola Bologna (Torino 1898-1960) prima fumettista italiana (dal 1937 disegna la striscia โIl mistero di Saturnoโ per โIl Vittoriosoโ), ma anche illustratrice e cartellonista; oppure la quasi sconosciuta Luisa Polo, nata a Milano nel 1903, di cui il museo conserva 12 manifesti pubblicitari di qualitร . E poi ancora: Brunetta Moretti Mateldi (Ivrea 1904-Milano 1989), storica firma dellโillustrazione di moda. Indimenticabile la sua collaborazione con โLโEspressoโ per la rubrica Il lato debole di Camilla Cederna; e anche la grafica svizzera Lora Lamm (Arosa 1928), che dal 1953 รจ a Milano dove lavora per lo studio Boggeri, poi direttrice creativa alla Rinascente.
ยซPer ogni autrice, qualsiasi fosse il numero di opere conservate e la qualitร delle stesse, ho cercato, lรฌ dove possibile, di approfondire il percorso di vita e professionale attraverso ulteriori ricerche in archivi, biblioteche, altri musei o interrogando altre fontiยป spiega Mariachiara Mazzariol, curatrice del progetto. ยซE questo per indagare le possibili ragioni della ridotta presenza (ma non assenza) di artiste e professioniste in una collezione musealeยป. E continua: ยซAnche questa, come altre storie di donne, รจ una storia di cancellazione, una storia sommersa, da riportare alla luce, e non solo nel giorno a loro dedicatoยป.
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Dopo una laurea in Conservazione dei beni culturali e un Master in Digital Humanities, si รจ occupata della catalogazione di importanti fondi librari, tra Firenze e Venezia.
Ha lavorato per sedici anni alla Biblioteca nazionale Marciana, per poi trasferirsi dal 2016 al Museo nazionale Collezione Salce di Treviso.
Ha pubblicato articoli e saggi, in particolare sullโeditoria veneziana di fine Ottocento (tra cui Ferdinando Ongania editore a San Marco, Marsilio, 2008 e Ferdinando Ongania 1842-1911 editore in Venezia. Catalogo, Lineadacqua e Fondazione Querini Stampalia, 2011).
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