Simone Azzu e Martino Corrias saranno da noi venerdì 16 maggio, alle 20. Va in scena “Il Pubblico Bene”.
Il Pubblico Bene è una performance di carattere ibrido fra il teatro, il concerto di musica elettronica, l’atto poetico, una forma ritualistica e un esito audio-visivo.
Il focus dello spettacolo riporta alla Sardegna: territorio percepito come esotico, si manifesta come paradigma dello sfruttamento del suolo, delle risorse e della popolazione, in un preciso scollamento fra le necessità degli abitanti e quelle del capitalismo.
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Il Pubblico Bene.
Regia, drammaturgia, testi poetici e attuazione di Simone Azzu.
Musiche di Martino Corrias.
Progetto video di Claudia Virdis.
Il dialogo fra Azzu e Corrias – voce antica e musica contemporanea – si muove sullo sfondo
scenografico della proiezione di un montaggio di riprese del paesaggio immacolato e ameno dei decenni passati, in bianco e nero, per una percezione del tempo trascorso e irrimediabile:
appare, mai come in questi ultimi anni, che ciò che è stato non sarà più e sarà ineluttabile del suo cambiamento. L’uomo passa e non lascia che i suoi resti, perdendo ogni contorno
armonico con la natura, determinandosi in un suono figlio del fastidio, del disagio, del profitto fine a sé stesso, in un cambiamento accelerato (Eriksen) che non propone, ma che
sa solo assumere senza restituzione.
Azzu attua in chiave poetica – con momenti di poesia libera e altri, ben più serrati e in dialogo con i ritmi elettronici, in rima – con versi che problematizzano i termini del colonialismo e delle collaterali responsabilità interne ed esterne, del ruolo giocato dagli abitanti e dalle varianti straniere.